La Beata Giovanna Maria Bonomo nasce ad Asiago, in provincia di Vicenza, il 15 agosto del 1606. Figlia di un ricco mercante, rimane presto orfana di madre: a 9 anni viene eccezionalmente ammessa a fare la Prima Comunione, ed a 15, nonostante l’opposizione del padre, entra nel monastero benedettino di San Girolamo, a Bassano del Grappa. Ricca di doni mistici, emette i voti religiosi l’8 settembre 1622, e si distingue per la profonda pazienza ed umiltà. A 20 anni, durante un’estasi, riceve l’anello dello sposalizio mistico, da Gesù: da quel giorno, per qualche anno, dal giovedì pomeriggio fino al venerdì sera, cade in estasi, rivivendo tutti i momenti della passione di Nostro Signore, e riceve anche le stimmate. Questo attira l’attenzione su di lei ed i doni ricevuti, suscitando, come spesso accade, la contrarietà delle consorelle e del clero locale, tanto che la donna chiede al Signore di toglierle le stigmate e di far sì che le frequenti estasi avvengano di notte, per non attirare l’attenzione su di sé, e circondarsi di invidia e gelosia, nell’ambiente ecclesiastico. Sofferente nel fisico per vari disturbi, la sua fama di santità si diffonde rapidamente: divenuta badessa, insegnerà alle monache il valore della santità nelle piccole cose della vita, non nella grandezza e nell’apparenza. Muore il 1 marzo del 1670.
Molte guarigioni prodigiose furono attribuite alla sua intercessione; nel 1699 fu introdotto il processo di beatificazione, concluso il 9 giugno 1783 quando fu solennemente beatificata da Pio VI. La città di Asiago fu distrutta dai bombardamenti della prima guerra mondaiel, ma la statua a lei dedicata nel 1908, rimase miracolosamente intatta.