LA CREATIVITA’, DONO DI DIO

Una bellissima riflessione sull’importanza della creatività, come momento di amare e condividere quei doni che abbiamo nel cuore, e che magari non abbiamo il coraggio di tirar fuori, per timore di fallire, del giudizio altrui o semplicemente per paura di scoprire una parte bellissima di noi: dal libro Amerai il Signore Dio tuo, Psicologia dell’incontro con Dio, di Amedeo Cencini,  (Edb, pag. 23)

“Ogni uomo…possiede energie estremamente preziose: è capace di amare, di appassionarsi, di dimenticare se stesso per darsi a un altro; è capace di realizzare opere valide, di dar vita creativamente a qualcosa di significativo, segnato dalla sua originalità irrepetibile e inconfondibile……Quanto sarebbe, allora, meno monotona e più ricca la vita, se avessimo tutti il coraggio di essere creativi. Parliamo di quella creatività discreta e quotidiana, semplice e magari silenziosa…, che si manifesta anche nelle piccole cose e nel proprio ufficio quotidiano, dando novità e rompendo la routine.  Ed è sempre meno bisognosa di gratificazioni esterne, (fama, lodi, ecc.), semplicemente perché già contiene in sé un motivo di gratificazione profonda, quella di aver dato all’uomo la possibilità d’offrire qualcosa di sé alla realtà, svelando l’unicità e singolarità della propria persona. Tale creatività non è un hobby, ma un dovere che dà colore e valore alla vita, senza bisogno di fare cose grandi e famose, e arricchisce l’individuo, consentendogli di sentirsi degno di stima. Poco importa se non ha grandi doti, e non possiede determinati talenti. Non cambia nulla se non ha un quoziente intellettuale da genio, o non sa incantare la gente quando parla o gli viene difficile svolgere certi ruoli, e non è un dramma quando sbaglia o s’accorge che, fatalità! , c’è qualcuno più bravo di lui…Anzi, più scopre questo germe di positività radicale con il gusto d’essere se stesso, più sa apprezzare  e sfruttare quelle qualità peculiari che anche lui, come ogni essere umano, possiede in  modo assolutamente originale, senza passare tutta la vita a rimpiangere quel che non ha! A livello cristiano, poi, tale stima di sé riceve nuova e preziosa conferma.  La coscienza d’esser fatti ad immagine e somiglianza di Dio è la garanzia più forte e significativa d’una positività che è inscritta profondamente nel nostro essere fin dagli inizi della nostra storia, anche se solo come un germe. E’ una verità di fede che tutti crediamo, e da cui dovrebbe derivare spontaneamente  un senso positivo di noi stessi. “

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.