LE APPARIZIONI DI CIVITAVECCCHIA: SECONDA PARTE

Abbiamo letto in questo articolo come la statua della  Madonna abbia cominciato a lacrimare sangue  a Civitavecchia,  nel giardino della famiglia Gregori. Gli eventi che si susseguono sono forse noti, perché i mass media si occuparono a lungo della vicenda, a volte con toni sarcastici, dipingendo di una patina di superstizione e bigottismo, tutta la serie di eventi.   La Vergine Maria, attraverso la lacrimazione, vuole darci, usando come tramite questa famiglia semplice e di profonda fede, a cui sono state donate locuzioni interiori e visioni con relativi messaggi, il segno profondo di una vicinanza del Cielo alla vicende umane, di una sofferenza per le condizioni di peccato in cui si trova l’umanità, esortando alla conversione, ricordando che il male porta sempre un grande pericolo per tutto il pianeta.

Abbiamo già visto come il vescovo Grillo fosse scettico ed anche irritato per la vicenda che destava scalpore, e per il proliferarsi di varia lacrimazioni in tutta Italia, e vogliamo parlare proprio del fatto che lo coinvolge personalmente: era il 15 marzo, la statua era chiusa nell’armadio, e dietro le insistenze della sorella,  Monsignor Grillo prende la statuina ed accetta di pregare, in presenza anche del cognato e di una suora. Monsignor Grillo, come racconta personalmente, stava pregando il Salve Regina silenziosamente, ed alla frase “Rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi”, l’occhio destro della statua comincia a lacrimare sangue. Il fatto fu divulgato circa un mese dopo, ed intanto arrivarono due esposti alla Procura di Civitavecchia, da parte del Telefono Antiplagio  e della Codacons, ipotizzando un marchingegno che avrebbe potuto ripodurre lacrime, e per abuso di credulità popolare;  la Procura ipotizzòi reati di truffa ed associazione a delinquere (l’indagato era….Fabio Gregori!).  Astio antimariano e simpatie protestanti, aleggiano in ambienti ecclesiastici, anche se molti sono i prelati toccati dalla vicenda, che credono ad un evento soprannaturale, visto anche l’avvenimento accaduto a Monsignor Grillo, che nel libro di Saverio Gaeta, Civitavecchia, Le lacrime di sangue della statuetta di Maria, ci rende partecipi dell’interessamento di Sua Santità San Giovanni Paolo II alla vicenda, permeato di fede e sincero scuotimento interiore. Cosa aveva da dire la Madonna alla Famiglia Gregori, e dunque al mondo intero?  Nel 1995 Fabio cominciò ad avere delle locuzioni interiori, in cui si faceva sempre riferimento ad un futuro pericoloso per l’umanità, l’esortazione alla preghiera ed alla penitenza; dal luglio 1995 la Madonna inizia ad apparire a Fabio, e gli furono dati 93 messaggi, La prima visione la ebbe in parrocchia, il 2 luglio, durante la Santa Messa, e dopo l’Eucarestia scomparve. Il primo messaggio vi fu due settimane dopo, ai piedi del Monte Gran Sasso, in Abruzzo, il 16 luglio, giorno della festa del Carmelo. Si tratta di messaggi forti, che, come le locuzioni, invitano alla conversione ed alla preghiera, perché un grande pericolo incombe sull’umanità. Nei messaggi  La stessa figlia dei Gregori, Jessica, ebbe delle manifestazioni, e la bambina nel 1996 incontrò Suor Lucia di Fatima, avendo entrambe in comune la consegna di un messaggio riguardante il Terzo Segreto di Fatima, rimasta ora unica depositaria di tale messaggio. Vari mariologi si sono interrogati sul perché delle lacrime, e ci piace ricordare questa bellissima spiegazione data da Padre Stefano de Fiores: “Il segno della lacrimazione di sangue maschile richiama la passione di Cristo, l’abisso di dolore fisico, morale e spirituale da lui sofferto ed offerto al Padre per la salvezza degli uomini.  Nel pianto di Maria si avvertono i gemiti inenarrabili dello Spirito, che fanno tutt’uno con i gemiti della creazione”.

Leggiamo parte di uno dei messaggi della Vergine dato a Fabio ed alla figlia Jessica:

Cari figli, vi amo, il mio amore è un amore divino, pieno di luce del Signore. Il Signore mi ha rivestito della sua luce, e lo Spirito Santo della sua potenza. Il mio compito è di sottrarre tutti i miei figli a Satana. e riportarli alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità. Il mio volere è che vi consacriate tutti al mio Cuore Immacolato, per potervi condurre tutti a Gesù, coltivandovi nel mio giardino celeste”.

Alcuni teologi storcono il naso di fronte a Satana, altri di fronte alla parola consacrazione mariana, altri ancora di fronte alle apparizioni: noi devoti a Maria abbiamo la serena certezza che la Madre Celeste ci ama e ci vuole salvi. Amen.

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.