MOLISE: ACQUAVIVA COLLECROCE

Il nome  ci anticipa una grande ricchezza di questo luogo, le acque abbondanti che sgorgano dalle altrettanto numerose fonti: siamo in provincia di Campobasso, nel bellissimo Molise, in un paese particolare, non solo per la storia medievale legata ai Cavalieri di Malta e per la presenza del quadrato del Sator, ma soprattutto per l’idioma che vi si parla. Acquaviva Collecroce infatti è abitato da una popolazione di origine slava, croata nello specifico, fuggita, insieme agli albanesi,  per via dell’invasione ottomana, tra la  fine del 15° e gli inizi del 16° secolo. Questa comunità croata si insediò in varie località molisane, ed ha mantenuto l’idioma originale, croato-molisano, dove si parla appunto  “na-našu”, alla nostra,  La chiesa di Santa Maria Ester è l’unica del paese, che ha una popolazione di circa 600 abitanti, e fu ristrutturata nel ‘700 sulla chiesa più antica. Lo stemma dell’Ordine dei Cavalieri di Malta è ben visibile al centro del portale in pietra, una stella a 8 punte, e la stessa epigrafe ci ricorda che fu finanziata dall’Ordine.  Questo ci fa ben collegare il paese ai Templari; nel periodo di sfaldamento dell’Ordine, i suoi beni furono presi in consegna dall’Ordine di Malta. A poca distanza dal paese sorgeva il Monastero Sant’Angelo in palazzo, di cui non restano più tracce: un’antica bolla di Papa Bonifacio VIII, datata 1297 elenca, tra i vari beni, quelli posseduti dal Monastero e la cessione dello stesso all’Ordine di Malta, a discapito dei Templari, che proprio in quel periodo videro la soppressione del loro Ordine. La chiesa ha ben due facciate, ma quella prospiciente la piazza non ha entrate, è dunque una facciata cieca.  Nella chiesa è presente anche il palindromo Sator, il famoso quadrato magico che troviamo in vari luoghi d’Europa. 

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.