Papa Clemente e la Lettera ai Corinti

Sempre all’interno del filone dei Padri Apostolici, molto apprezzata era la lettera di Papa Clemente, terzo successore di Pietro. Questo scritto era indirizzato alla comunità di Corinto, in nome della Chiesa Romana: vi erano state delle divergenze tra alcuni membri della comunità ed i presbiteri, e Papa Clemente esorta i fedeli di Corinto a ricostituire l’unità ecclesiastica, ricordando il loro fervore e la loro condotta esemplare. Clemente scrive verso la fine della persecuzione di Domiziano, (95-96), con autorevolezza e competenza biblica e dottrinale, tracciando un ritratto di quello che è l’ideale di vita cristiana. A chiusura dell’epistola si trova una bellissima orazione di lodi a Dio, con una serie di invocazioni, sicuramente facenti parte dell’antica liturgia romana. La lettera è stata scritta in greco, ma è conservata anche in un’antica traduzione latina, siriaca e copta.

“Non autentica è la cosiddetta seconda lettera di Clemente ai Corinti. In realtà essa è un’omelia, la più antica predica alla comunità che possediamo, certamente del 140-50, e fu scritta a Corinto, non a Roma”. (K. Bihlmeyer, H. Tuechle, Morcelliana, p. 209).

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.