QUELLO CHE CONTA VERAMENTE È PIACERE AL SIGNORE

Figlioli, vorrei proprio che arrivaste ad unirvi al Signore, a capire il Signore, a comprendere il Signore e mettervi davanti a Lui. Non domandate a me: “Don Ottorino, sei contento di me?”; domandate a Lui, perché è lui il superiore, è lui l’amico, è lui quello a cui abbiamo donato la vita.
Dobbiamo essere preoccupati di piacere a Lui in ogni istante.
Non illudetevi: ci possono essere dei superiori che vi incensano. Non importa niente, figlioli! Quello che vale è che il Signore sia contento di voi, che Lui in ogni istante dica: “Sì, hai fatto proprio quello che desideravo”.
Troppe volte, consciamente o inconsciamente, passiamo vicino a quel povero disgraziato sulla strada di Gerico senza fermarci (cfr Lc 10,31): o perché nessuno ci osserva, o perché stiamo chiacchierando fra noi e non ci accorgiamo che sta morendo sulla strada. Questo accade troppo spesso, sapete!
Amici miei, vorrei che ognuno di voi si rendesse conto che siamo tutti corresponsabili dei nostri fratelli. Perciò la serietà nel parlare, nel comportarsi, la vita cristiana vissuta bene da ciascuno di noi, sono un dovere che Dio esige da noi per l’edificazione dei nostri fratelli.
Amici miei, nessuno di coloro che vi è vicino debba dire un domani dinanzi al giudizio di Dio: “Io sarei arrivato più santo in cielo, se tu fossi stato più santo”. Rendetevi conto della responsabilità sociale che avete, del dovere che avete di edificare spiritualmente i vostri fratelli!
Guardate che Dio vi ha dato una missione: o si edifica o si distrugge, o si aiuta il fratello a divenire più santo o si aiuta il fratello a scendere in giù. Concludendo: figlioli, con Dio non si scherza!
(M224, 9 del 9 febbraio 1968; M259, 2 del 21 gennaio 1969)

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.