RIONE MONTI 6° ITINERARIO

Questa passeggiata parte da piazza dell’Esquilino, lungo via di Santa Maria Maggiore (Basilica alle spalle, giriamo a sinistra), superiamo via Cavour, e via Urbana, e ci troviamo in via Panisperna, nome che sicuramente deriva dal latino panis et perna, pane e prosciutto, distribuito dai frati di San Lorenzo ai poveri. Per il piacere di passeggiare, giriamo a sinistra per via Dei Capocci, e poi nella caratteristica via dei Ciancaleoni, passando per la famosa scalinata dei Ciancaleoni: Capocci e Ciancaleoni erano familie potenti che in questa zona avevano delle proprietà. Da via dei Ciancaleoni ci ritroviamo di nuovo su via Panisperna. Dopo l’incrocio sulla destra di Via Cesare Balbo, ci troviamo davanti alla chiesa di S. Lorenzo in Panisperna. Secondo la tradizione sorge sul luogo dove San Lorenzo, diacono, fu vittima della persecuzione dell’imperatore Valentiniano. Arrostito su una graticola di ferro, il santo pronunciò una toccante preghiera per la salvezza di Roma, tanto da essere considerato il terzo patrono della città dopo i Santi Pietro e Paolo. Pensate che in questa chiesa fu consacrato vescovo il futuro papa Leone XIII. Uscendo dalla chiesa ci troviamo di fronte il palazzo Cimarra, dalla famiglia dei Conti Cimarra, del 700, (che dà il nome alla via) Superiamo via del Boschetto, Via dei Serpenti e all’angolo con via Sant’Agata dei Goti, (mentre sulla destra abbiamo via Mazzarino, che prende il nome dal Cardinale Mazzarino), possiamo visitare la chiesa di San Bernardino da Siena, chiesa della prima metà del Seicento, dedicata al grande santo francescano famoso per le sue appassionate prediche in favore della pace tra guelfi e ghibellini. L’ex monastero, contiguo alla chiesa, ospita oggi una scuola statale. Attraversando via Panisperna, di fronte alla chiesa, ci immettiamo in via Mazzarino, dove possiamo visitare la chiesa di Sant’Agata dei Goti, dedicata alla santa martire catanese. Torniamo su via Panisperna, prendiamo via Sant’Agata dei Goti e girando a destra prendiamo via Baccina, dal nome della famiglia Baccini: percorrendo via Baccina, sulla destra giriamo per via degli Ibernesi, così chiamata perché un tempo vi era il collegio irlandese, ed Hibernia era l’antico nome dell’Irlanda. Questo caratteristico vicolo a forma di V sbuca sulla Piazza del Grillo, dove sorge il Palazzo del Grillo, accanto alla Torre detta del Grillo. Il palazzo è famoso per essere stata appunto l’abitazione dello scomodo, arguto ed irriverente marchese del Grillo. Lungo la strada, prima di Palazzo del Grillo , si trova la Cappella Mater Boni Consilii, dedicata alla Vergine Maria. Su via di Campo Carleo si apre l’ingresso della casa dei Cavalieri di Rodi, ordine fondato per difendere il Santo Sepolcro, detti anche giovanniti, i quali edificarono la loro casa sui resti del foro di Augusto. Da visitare è anche la chiesa di San Giovanni Battista di Rodi, edificio di epoca moderna, costruito nel 1946. Davanti la chiesa si può ammirare il foro Traiano. I fori sono separati dalla moderna zona abitata da un possente muro, a protezione dagli incendi e i tumulti che scoppiavano spesso nella Suburra, ma anche per creare una divisione tra un mondo nobiliare ed un mondo quotidiano e popolare. Vi erano due ingressi antichi attraverso questo muro, uno a tre fornici ed uno ad un solo fornice, chiamato arco dei Pantani, perché vi ristagnava facilmente l’acqua. Ritornando in piazza del Grillo, percorriamo la Salita del Grillo e ci troviamo in Largo Magnanapoli, da  “Bandum nea – polis” , da bannum=bando o raccolta di milizie romano-bizantine, poi solo romane. Sulla sinistra possiamo ammirare la chiesa di Santa Caterina a Magnanapoli, chiesa dell’ordinariato militare in Italia, edificio seicentesco destinato ad essere luogo di culto di un monastero femminile domenicano. A fianco della chiesa svetta la Torre delle Milizie, costruita originariamente per la famiglia Conti. Il nome ci conferma che ci troviamo in una zona di antica memoria militare. Dall’altra parte della strada si trova la bellissima chiesa dei Ss. Domenico e Sisto, ed accanto alla chiesa ha sede l’Angelicum, ateneo retto dall’Ordine domenicano. La Chiesa è opera di Giacomo della Porta, e la sua costruzione risale al 1577. Con la visita alla chiesa di San Domenico e Sisto, il nostro itinerario per oggi finisce qui!

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.