Rione Monti: VII itinerario

Ci troviamo su Largo Magnanapoli, per il nostro ultimo itinerario nel Rione Monti: qui vediamo il grande muraglione della Villa Aldobrandini, famiglia che possedette la villa dal 1600 al 1929.  Da via Mazzarino si apre l’ingresso tra i ruderi di magazzini del I secolo d. C., un edificio per il commercio dell’antica Roma. Ci rechiamo ora in Via Nazionale, così chiamata in onore della neonata nazione italiana. Il rione Monti include via Nazionale fino all’incrocio con via Depretis e via Quattro Fontane. Il percorso di via Nazionale ripercorre più o meno l’antico vicus Longus che passava sotto le antiche terme di Costantino.  Passiamo davanti alla Banca d’Italia, di Gaetano Koch, del 1892, in stile accademico rinascimentale, tra via del Mazzarino e via dei Serpenti, così chiamata sicuramente per via del Laocoonte graffito sulla facciata del Palazzetto Cerasola, che si trova su questa via. Andando avanti superiamo lo sbocco del Traforo, tunnel realizzato nel 1902, galleria che permise al traffico proveniente dalla stazione Termini di scorrere fluente verso il centro della città. Segue il Palazzo delle Esposizioni, di Pio Piacentini, inaugurato nel 1883, ornato dalle statue dei massimi artisti italiani. Sullo stesso marciapiede del Palazzo delle Esposizioni troviamo la chiesa di S. Vitale, un santo famoso per la chiesa a lui dedicata a Ravenna, di cui è protettore, marito di S. Valeria, soldato romano condannato a morire sepolto vivo. E’ una chiesa che si trova ancora al livello dell’antico piano stradale. Usciti dalla chiesa si arriva all’incrocio tra via Nazionale e via delle Quattro Fontane, dal nome delle quattro fontane che si trovano in cima alla salita. Si prende a destra  via Depretis, dove si trova la chiesa sconsacrata di San Paolo Eremita. Proseguendo sul lato destro troviamo il Palazzo del ministero degli interni, o Palazzo del Viminale, inaugurato nel 1925, nella Piazza del Viminale. Si torna indietro, e attraversata via Nazionale, arriviamo all’incrocio con via XX Settembre, nome che ricorda la data della storica breccia di Porta Pia del 1870. All’angolo possiamo ammirare la Chiesa di San Carlo, e proprio nell’angolo stesso una nicchia con una delle quattro fontane, l’unica ad appartenere al rione Monti, ornata dalla statua della personificazione del Fiume Tevere, semisdraiato. Girando a sinistra, per via del Quirinale, troviamo   la chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, dedicata al vescovo di Milano, San Carlo Borromeo: i romani, per le piccole proporzioni interne, la chiamano San Carlino. La Chiesa è opera del Borromini ed è un capolavoro di architettura barocca. Nella chiesa si trova la tomba della Beata Elisabetta Canori Mora, terziaria dell’Ordine della Santissima Trinità. A seguire, proprio a fianco della chiesa di San Carlo,  ammiriamo la chiesa dei Santi Anna e Gioacchino, dedicata ai genitori della Vergine, del XVII secolo, edificata dai carmelitani scalzi, oggi tenuta dal collegio ecclesiastico belga. Continuando lungo via del Quirinale   troviamo una delle chiese più belle di Roma, Sant’Andrea al Quirinale, di Gianlorenzo Bernini. Un’elegante scalinata curvilinea è alla base della facciata, con una pianta ellittica chiaramente ispirata al Pantheon e la cupola  conclusa da una raffinata lanterna decorata con colonnine.  Dopo la chiesa si trova Villa Carlo Alberto al Quirinale, la cui apertura fu decisa in occasione della visita a Roma del Kaiser di Germania Guglielmo II: al centro possiamo ammirare un bel monumento equestre, in bronzo, dedicato a Re Carlo Alberto. Su questa parte del colle Quirinale, sorgevano le antiche terme di Costantino, fatte edificare nel 315. Attraversiamo via della Consulta ed usciamo su via del Quirinale, che i romani chiamano Monte Cavallo. Qui ammiriamo il  Palazzo della Consulta, voluto da Papa Clemente XII, opera di Ferdinando Fuga: la facciata sulla piazza del Quirinale è decorata dalle statue della Religione e della Giustizia. Si oltrepassa il vicolo del Mazzarino e si giunge a Palazzo Pallavicini Rospigliosi, in via XXIV Maggio, costruito anch’esso sulle terme di Costantino, voluto dal Cardinale Scipione Borghese. Il giardino che vi si trova era distribuito su tre terrazze che scendevano verso l’attuale largo Magnanapoli. Nella prima terrazza si trova tuttora il Casino dell’Aurora, simbolo del risvegliarsi dell’animo dell’uomo; uscendo dal Palazzo, superata  via Mazzarino, si scende per via XXIV Maggio, (strada che fa da confine tra il rione Monti e il rione Trevi),  fino ad uscire su Largo Magnanapoli, dove si può concludere l’itinerario del bellissimo Rione Monti.

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.