UN CRISTIANO DEVE SEMINARE NEI CRISTIANI

UN CRISTIANO DEVE SEMINARE DEI CRISTIANI

Agli inizi della Chiesa chi scopriva il Signore correva subito ad annunciarlo. Considerate la Samaritana: scopre il Signore e che cosa fa come prima cosa? Non pensa di tenerlo tutto per sé, ma corre subito in mezzo ai suoi dicendo: “Ho trovato uno! Che sia il Messia?” (cfr Gv 4,28-29). Sapete perché non lo annunciamo agli altri?
Perché non lo abbiamo ancora trovato: questa è la realtà!
Quando un incredulo scopre la fede diventa apostolo e un convertito diventa subito apostolo perché ha trovato il Cristo. Noi abbiamo scoperto il Signore e non ne parliamo mai in tutta la giornata, neanche con i nostri amici: è perché non lo abbiamo ancora scoperto, fratelli! Guardate che è facile andare a Messa ogni giorno, cibarsi di Cristo ogni giorno e non avere ancora scoperto il Signore ed essere degli imperdonabili consuetudinari.
Un cristiano, il quale non fa per alcune ore la settimana un vero e proprio apostolato, dovrebbe cambiare nome perché così non è cristiano. Un cristiano deve fare apostolato, deve parlare del Cristo, deve portare il Cristo. In fondo, il cristianesimo nei primi tempi della Chiesa è stato propagato dai legionari, dagli schiavi, dai mercanti, perché chi scopriva il Cristo sentiva il bisogno di portarlo in mezzo alla sua gente: un soldato in mezzo ai soldati…
D’altra parte è nel piano di Dio che un cristiano debba seminare cristiani; è questo che noi dobbiamo fare. Ai cristiani oggi manca la carica cristiana, c’è rispetto umano, per cui non sentono più il dovere di portare il Cristo nell’ambiente di lavoro. Oggi, tolta qualche eccezione, la massa dei cristiani dorme. Ed è facile che anche noi, figli del nostro tempo, dormiamo. Invece no! Dobbiamo essere i rivoluzionari per far diventare rivoluzionari gli altri cristiani, perché se non lo siamo noi, non potremo far diventare rivoluzionari gli altri.
(M232, 5.7 del 14 marzo 1968)

Don Ottorino Zanon, fondatore della Pia Società San Gaetano

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.