Nestorio era un monaco molto colto, nominato vescovo di Costantinopoli, in prima linea nel combattere l’apollinarismo e l’arianesimo, ribadendo dunque la vera umanità e divinità di Gesù: egli sottolineò talmente le due nature che dal suo insegnamento, si traeva la credenza di due persone diverse. Accusato di dividere Gesù, il vescovo respinse le accuse, ma fu comunque condannato nel 431, dal Concilio di Efeso. I vescovi d’Oriente respinsero questa sentenza, e per una riconciliazione si arrivò ad un accordo tra Cirillo di Alessandria e Giovanni di Antiochia, a capo dei dissidenti.
“Si stabilì una formula dogmatica comune affermante la perfetta umanità ed al tempo stesso la perfetta divinità, due nature distinte, nell’unico Signore Gesù Cristo, e la piena validit dell’appellativo di Madre di Dio, per la Vergine. Vari vescovi tra i dissidenti, tuttavia, si rifiutarono di sottoscrivere: […]Nestorio fu dunque deposto ed esiliato e morì verso il 451”. (Storia della Chiesa, Jesus, pag. 90, vol. 3).