Fatima: la terza apparizione dell’Angelo

L’Autunno si stava avvicinando e i fanciulli si apprestavano a portare il gregge sui pascoli, quando ricevettero un’altra visita sorprendente . “Passavamo dalla Pregueira (un piccolo oliveto appartenente ai miei genitori) alla grotta, facendo il giro della costa dalla parte di Aljustrel e Casa Velha,” continua Lucia.

“Là recitammo il nostro Rosario e la preghiera che ci aveva insegnato l’Angelo nella prima apparizione. Mentre eravamo li, ci apparve per la terza volta, tenendo in mano un calice e su di esso un’Ostia, dalla quale cadevano nel calice alcune gocce di sangue. Lasciando il calice e l’Ostia sospesi in aria, si prostrò per terra e ripeté per tre volte l’orazione: “‘Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi, delle indifferenze da cui Egli medesimo è offeso. Per i meriti infiniti del suo Sacro Cuore e del Cuore Immacolato di Maria io Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori.’”

L’angelo, alzatosi, prese di nuovo in mano il calice e l’Ostia e la diede a Lucia, mentre il contenuto del Calice lo dette da bere a Giacinta e Francesco, dicendo allo stesso tempo:

“Prendete e bevete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo, orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro crimini e consolate il vostro Dio.”

Di nuovo si prostrò per terra e ripeté con i fanciulli, ancora tre volte, la stessa orazione:

“Santissima Trinità…” E poi scomparve.

Il pieno significato di questa visione si manifestò lentamente e maestosamente nelle giovani menti di quei bambini. La forza della presenza del Divino era così intensa che li assorbì e li annichilì quasi completamente. Rimasero in silenzio per molto tempo, dopo di che il primo a parlare fu Francesco. Non aveva sentito le parole dell’Angelo ed era ansioso di sapere che cos’avesse detto.

“Lucia,” chiese il bambino, “so che l’angelo ti ha dato la Comunione, ma che cos’ha dato a me e Giacinta?”

“La stessa cosa, era la Santa Comunione,” rispose piena di felicità Giacinta, “non haivisto il sangue che è sgorgato dall’Ostia?”

“Sì”, rispose Francesco, “mi sentivo come se Dio fosse dentro di me, ma non so perché”

I tre rimasero inginocchiati per un poco, ripetendo più volte la preghiera che era stata insegnata loro dall’Angelo (Giovanni de Marchi I.C.M.)

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.