La seconda apparizione a Fatima: 13 giugno

Si avvicinava la data del 13 giugno, il giorno in cui la Madonna aveva promesso di apparire loro una seconda volta. La notizia delle apparizioni si era sparsa ormai anche nei
villaggi vicini e tutti si erano fatti più o meno un’idea sulla vicenda. Alcuni credevano, ma
la maggior parte no. In effetti, i fanciulli e le loro famiglie venivano ridicolizzati dai loro
vicini. I loro genitori venivano definiti “sempliciotti”, gente incapace di educare e crescere dei bambini o comunque troppo timidi per punirli come si meritavano.

Tra i pochi che credettero subito ai fanciulli dobbiamo ricordare sicuramente anche la Signora Maria Carreira, che in seguito la gente avrebbe conosciuto col nome di “Maria della
Cappellina”.

La famiglia provò ad ignorare la questione delle apparizioni e se Lucia tentava di parlarne, subito i suoi familiari sviavano la conversazione su qualche altro argomento.
Lucia non sopportava un simile comportamento da parte della sua famiglia, perché riteneva che l’avessero abbandonata; sentendosi sola e triste, si rinchiuse in un ostinato silenzio, anche se talvolta rispondeva a mezza bocca, “domani andrò alla Cova da Iria perché è ciò
che desidera la Signora.”
Contrariamente a ciò che aveva consigliato il parroco, le mamme dei tre fanciulli
decisero che non sarebbero andati alla Cova da Iria.

Cominciarono tutti a recitare il Rosario e una volta finito iniziarono le Litanie. Ma Lucia li fermò subito: “non c’è tempo!” si alzò in piedi e gridò: “Giacinta, Giacinta, ecco la Madonna, ho visto il lampo.”
I tre corsero verso il piccolo elce e tutti li seguirono, inginocchiandosi sull’erba. Lucia alzò gli occhi al cielo come se stesse pregando e fu udita pronunciare le seguenti parole:
“Mi avete detto di venire oggi. Che cosa volete da me?”
Alcuni sentirono una voce gentile rispondere a Lucia, ma nessuno riuscì a capire cosa stesse dicendo. “Era come un gentile brusio d’api,” ricorda Maria della Cappellina.
Lucia descrisse successivamente cosa accadde quel giorno. La Madonna disse loro:
“Voglio che veniate qui il 13 del prossimo mese, che recitiate il Rosario tutti i giorni inserendo tra i misteri la seguente orazione: “Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose. Voglio che impariate a leggere, poi dirò quello che voglio”
Lucia chiese la guarigione di un malato che le era stato raccomandato, e la Madonna rispose.

“Se si converte, guarirà durante l’anno.”
“Vorrei chiedervi di portarci in cielo!”

“Sì,” rispose la Madonna, “Giacinta e Francesco li porterò presto. Ma tu resterai qua ancora per un po’. Gesù vuol servirsi di te per farmi conoscere e amare. Lui vuole stabilire
nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Io prometto la salvezza a tutti coloro che abbracciano questa devozione, e le loro anime verranno salvate e amate da Dio come fiori da Me posti per adornare il suo trono..”
“Resto qui sola?” domandò Lucia afflitta al pensiero di perdere i suoi amati cugini.
“No, figlia mia.”
Gli occhi di Lucia erano ricolmi di lacrime.
“Questo ti fa soffrire molto? Non scoraggiarti. Io mai ti lascerò. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e il cammino che ti condurrà fino a Dio.”
“Fu nell’istante in cui disse queste ultime parole,” ricorda Lucia, “che la Beata Vergine aprì le mani e ci comunicò per la seconda volta il riflesso di quella luce immensa.
“In essa noi ci vedevamo come immersi in Dio. Giacinta e Francesco pareva che stessero nella parte di quella luce che si elevava verso il cielo e io in quella che si diffondeva sulla
terra. Davanti al palmo della mano destra della Madonna c’era un cuore circondato di spine, che pareva vi stessero conficcate. Comprendemmo che era il Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato dai peccati dell’umanità, che voleva riparazione.”
La folla vide Lucia alzarsi in piedi e fare gran gesti con le braccia, indicando il cielo:
“Guardate, sta andando via, sta andando via!”
Maria della cappellina riferì che quando la Madonna si alzò da quell’albero, vi fu come il rumore di un fuoco d’artificio, in lontananza … “Quanto a noi, non vedemmo nulla se
non una nuvoletta che si allontanò dalle foglie dell’elce verso oriente.”
I fanciulli rimasero in silenzio ad osservare il cielo, e solo dopo qualche minuto Lucia gridò: “Ecco, è finito, è tornata in Cielo! Le porte si sono chiuse.”
La gente si voltò a guardare quell’elce benedetto e fu sorpresa di vedere che i rami più alti di quell’albero, che prima erano perfettamente diritti, adesso erano rivolti verso oriente,
come se qualcosa o qualcuno li avesse piegati! Alcuni dei presenti cominciarono a staccare
dei rami e delle foglie da quell’elce. Lucia chiese loro di prendere solo i rametti più bassi, perché non erano stati toccati dalla Madonna. Altri suggerirono di recitare il Santo Rosario, prima di andar via. Ma poiché molti provenivano da villaggi distanti anche diverse miglia, decisero di pronunciare le Litanie sul posto ma di recitare il Rosario sulla via del ritorno.

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.