Maria e la giovane pastorella

Adorazione dei Magi, Pieter Aertsen, c. 1560, Rijksmuseum, Amsterdam

Il padre Auriemma racconta che una povera pastorella che guardava gli armenti amava tanto Maria, che la sua gioia più grande era di andare in una cappelletta di nostra Signora, su una montagna, e di restare là mentre le pecorelle pascolavano, per parlare con la sua cara Madre e renderle omaggio. Vedendo che quella modesta statua era disadorna, si mise a confezionarle un manto con le sue mani. Un giorno colse alcuni fiori nei campi e ne fece una ghirlanda; poi, salita sull’altare di quella cappelletta, la pose sul capo dell’immagine dicendo: ” Madre mia, vorrei porre sulla tua fronte una corona d’oro e di gemme, ma poiché sono povera, ricevi da me questa povera corona di fiori e accettala come segno del mio amore per te “. Così e con altri omaggi la devota pastorella cercava di servire e di onorare la sua amata Signora. Vediamo ora come la nostra buona Madre ricompensò le visite e l’affetto di questa sua figlia. La ragazza si ammalò e stava per morire. Due religiosi, passando da quelle parti, stanchi per il viaggio, si misero a riposare sotto un albero. L’uno dormiva, l’altro vegliava, ma ebbero la stessa visione. Videro un gruppo di bellissime fanciulle e fra queste ve n’era una che le superava tutte in bellezza e maestà. Uno di loro le domandò: ” Signora, chi sei? “. ” Io sono, rispose, la Madre di Dio e con queste fanciulle vado a visitare nel vicino villaggio una pastorella moribonda che ha fatto tante visite a me “. Dopo queste parole, la visione scomparve. Allora i due buoni servi di Dio si dissero l’un l’altro: ” Andiamo anche noi a vedere la pastorella “. Si avviarono e, trovata l’abitazione della ragazza, entrarono in un piccolo tugurio; li, sopra un po’ di paglia, giaceva la giovane moribonda. La salutarono ed ella disse loro: ” Fratelli, pregate Dio di farvi vedere chi è venuto ad assistermi “. S’inginocchiarono subito e videro Maria che stava accanto all’agonizzante con una corona in mano e la consolava. Le altre vergini cominciarono a cantare e a quel dolce canto l’anima benedetta della pastorella si sciolse dal corpo. Maria le pose in capo la corona e prendendosi l’anima la portò con sé nel paradiso. (da Le glorie di Maria)

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.