Rue de Bac: una conversione miracolosa ed un grande prodigio (3 parte)

Parlando di Rue de Bac e della Medaglia Miracolosa non possiamo evitare di parlare di Alfonso Ratisbonne, giovane ebreo proveniente da una ricchissima famiglia di banchieri, nella cui vita la pratica religiosa era pressoché inesistente.

Alfonso era un giovane che amava la bella vita, i viaggi e l’alta società, e nutriva sentimenti fortemente anticattolici ed anticlericali. Si recò a Roma, ospite di un vecchio compagno di scuola di fede protestante, Gustave de Bussières,. Qui conobbe il fratello di Gustave, Théodore, di recente convertitosi alla fede cattolica. Alfonso tirò fuori tutto il suo odio contro la chiesa, e Théodore, sfidandolo, gli chiese di sottomettersi ad una prova: indossare la Medaglia Miracolosa. Alfonso accettò la sfida, ma Théodore gli diede un altro compito: copiare e recitare ogni mattina e sera la preghiera Memorare. Dopo una certe insistenza Alfonso accettò: ricopiò la preghiera, come gli era stato chiesto, ed ammise di essere rimasto colpito dalla supplica. Il giorno dopo, (siamo nel 1842, il 20 gennaio), Alfonso incontrò Théodore a piazza di Spagna.

L’uomo aveva degli impegni con i sacerdoti della chiesa ed Alfonso attese lì il ritorno dell’amico: “Mentre camminavo per la chiesa…d’improvviso mi sentii preso da un certo turbamento e vidi come un velo innanzi a me; la chiesa mi sembrava tutta oscura, eccetto una cappella, come se tutta la luce si fosse concentrata in quella. Alzai gli occhi verso la cappella sfavillante di luce, e vidi sull’altare, in piedi, viva, grande, maestosa, bellissima, misericordiosa, la Santissima Vergine simile all’immagine che si vede nella Medaglia Miracolosa dell’Immacolata che portavo al collo. Mi fece cenno di avvicinarmi. Una forza alla quale non potevo resistere mi spinse verso di lei, che parve dicesse:” Basta così”. Non lo disse, ma lo capii. A tal vista caddi in ginocchio nel luogo dove mi trovavo. Cercai varie volte di alzare gli occhi verso la santissima Vergine, ma la riverenza e lo splendore me li facevano abbassare. Poi fissai le sue mani e vidi in esse l’espressione del perdono e della misericordia. Presi la Medaglia che mi pendeva al collo, baciai con effusione l’immagine della Vergine, raggiante di grazie…Oh! Era lei…Era proprio lei...”

Alfonso aveva un’ emozione indescrivibile, sicuramente l’effetto più incredibile della visione fu che conobbe all’istante tutta la dottrina cattolica, il che meravigliò il coltissimo cardinale Giuseppe Mezzofanti, che volle esaminarlo, per fargli ricevere il Battesimo. L’uomo in segno di venerazione verso la Santa Vergine, aggiunse il nome Maria, dopo quello di Alfonso. E’ doveroso dire che l’uomo cercò di conoscere la suora che aveva visto la Vergine e ricevuta la richiesta di far coniare la Medaglia, ma suor Caterina rifiutò, per umiltà e modestia, di incontrarlo, sebbene fosse notevolmente scossa dalla notizia della prodigiosa conversione. In seguito a tale avvenimento, le richieste della Medaglia Miracolosa aumentarono in tutto il mondo. Nei dieci anni che seguirono il primo conio, erano state diffuse più di cento milioni di medaglie.

Suor Caterina morì santamente alle 7 di sera del 31 dicembre del 1875, e fu canonizzata da Papa Pio XII il 27 luglio 1947.

I miracoli, le conversioni ottenute dalla Vergine Maria grazie a questo Sacramentale sono innumerevoli: vogliamo raccontarne uno avvenuto negli anni novanta, così come descritto alla pagina 253 del libro La Medaglia Miracolosa e Caterina Labouré, casa editrice Shalom, pag 253.

Una donna brasiliana arriva a Parigi perché ha sentito dire che in Rue de Bac la Madonna fa spesso grandi cose per coloro che vengono ad implorarla. Con lei è la piccola Sandra, affetta da tumore al cervello. Entrano nel portone della Rue du Bac al 140 e si avviano in fondo al cortile verso la cappella della Medaglia Miracolosa. La chiesa è gremita di gente che prega. La madre con la piccola avanza verso il presbiterio. Riconosce il luogo visto in cartolina. A destra dell’altare si trova la sedia sulla quale la Madonna si era seduta nel 1830 per conversare con Caterina Labouré. Chiede a una suora che era lì di poter far sedere la sua piccola sulla sedia, ma le viene negato: lo avrebbero chiesto tutti e non era possibile. Rimane lì in preghiera, inginocchiata davanti alla balaustra, fissando la Vergine col globo. Assorta così non si accorge del tempo che vola. E’ arrivata dal Brasile fin lì solo per chiedere la grazia di guarigione della figlia affetta da un tumore al cervello che le aveva già paralizzato il braccio. Ad un certo momento si accorge che le suore erano andate via. E suggerisce alla piccola di passare sotto il cordone che delimitava il luogo ove era posta la sedia e di toccare con la mano lì dove la Madonna si era seduta, ritornando poi subito da lei. Il tutto doveva essere veloce per non destare curiosità nella gente. Nessuno o quasi, secondo lei, doveva accorgersene. La piccola non se lo fa ripetere due volte. Raggiunge la poltrona abbastanza in fretta ma, invece di seguire ciò che le aveva detto sua madre, posa lungamente la guancia sul velluto del sedile! La madre al vederla le grida sottovoce di girare il viso anche dall’altra parte, ma la piccola non ascolta. Dopo qualche secondo torna dalla madre che la rimprovera perché non l’ha ascoltata. “Mamma, risponde la bambina radiosa, la Signora che era seduta lì mi ha detto di posare la testa sulle sue ginocchia e ha detto che bastava così”. Al ritorno in Brasile la bambina era completamente guarita.”

Questo miracolo ci fa capire che la Vergine Maria è presente in quella cappella, e in tutti i luoghi dove è apparsa, e ovunque la fede spinge i credenti ad invocarla.

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.