13 settembre, quinta apparizione

Arriva il 13 settembre, e le case dei veggenti, sin dal mattino, erano piene di persone che presentavano le loro necessità. La folla si accalcò intorno a loro, cadendo in ginocchio e chiedendo di riportare alla Vergine le loro richieste.
“Arrivati finalmente i fanciulli presso l’elce, Lucia, come al solito, ordinò al popolo di recitare il rosario che essa stessa si mise a guidare. Non era ancora terminato il rosario quando i fanciulli si alzarono a scrutare l’orizzonte. Avevano visto il lampo. La buona Signora non poteva più tardare. Ancora alcuni istanti e sopra l’elce venne a posarsi la dolce Regina del Cielo, sorridendogli maternamente.
“Che cosa volete da me?”, domandò umilmente Lucia.
“Continuate a recitare la corona alla Madonna del Rosario, tutti i giorni, per ottenere la fine della guerra,” rispose la Madonna, ripetendo ciò che già aveva loro detto il mese precedente. “Nell’ultimo mese, ad Ottobre, farò il miracolo perché tutti credano nelle mie apparizioni. Se non vi avessero portato al villaggio, il miracolo sarebbe stato più grande. Verrà San Giuseppe col Bambin Gesù per dare la pace nel mondo, Nostro Signore per benedire il popolo e poi verranno la Madonna dell’Addolorata e la Madonna del Carmine.
“Dio è contento delle vostre espiazioni, portate il cilicio solo durante il giorno, Egli non vuole che lo facciate anche mentre dormite.”
“Mi hanno incaricata di chiedervi molte cose”, disse Lucia: “Questa bambina è
sordomuta. Non la volete guarire?”
“Durante l’anno migliorerà.”
“Guarirete queste altre persone?”
“Alcune le guarirò, altre no, perché Gesù non si fida di loro.”
“La gente vorrebbe costruire qui una cappella,” continuò Lucia.
“Con la metà del denaro si facciano le portantine e sopra una di esse si collochi Nostra Signora del Rosario. L’altra metà la si impegni nella costruzione di una cappellina.”
“Ci sono molti che dicono che io sono una imbrogliona, che meriterei di essere impiccata o arsa viva. Fate un miracolo perché tutti credano.”
“Sì, in ottobre farò il miracolo perché tutti credano.”
“Alcune persone mi diedero due lettere per Voi ed una boccetta d’acqua di Colonia,” disse Lucia che non voleva scordarsi di alcuna richiesta.
“Queste cose non sono per il Cielo.”

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.