13 ottobre: la sesta apparizione, il miracolo

Arriva il giorno in cui la Vergine Maria compie il miracolo promesso, miracolo che sarebbe stato molto più grande se la cattiveria umana non avesse agito in quel modo: riportiamo dal racconto di Giovanni de Marchi quella meravigliosa giornata in cui il cielo si abbassò con Gloria sino alla Terra:

X. La sesta apparizione

“Silenzio, silenzio! Viene la Madonna” gridò Lucia dopo aver visto il lampo. E la Madonna per l’ultima volta venne a posare i suoi piedi verginali sopra i mazzi di fiori ed i nastri di seta con cui le mani pietose della signora Maria avevano ornato il piedestallo.
Il volto dei bambini presero un’espressione soprannaturale, le fattezze diventarono più delicate, il colorito delle guance si fece più vivo, lo sguardo più soave. Lucia entrò in comunicazione diretta con il divino e non poté udire la mamma che le diceva: “Guarda bene, figlia, guarda di non ingannarti:<br />“Che cosa volete da me?”
“Voglio dirti che si costruisca qui una cappella in mio onore. Io sono la Madonna del Rosario. Continuate a recitare il rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i soldati torneranno presto alle proprie case.”
“Ho molte grazie da chiedervi: curare degli ammalati e convertire dei peccatori; le esaudirete?”
“Alcune sì, altre no”.
“È necessario che si emendino, che chiedano perdono dei loro peccati.”
Poi, assumendo un’aria di tristezza, continuò: “Non offendano più Gesù, che è già troppo offeso.”
“Non volete più niente da me?”
“Non voglio altro.”
“Allora io pure non vi chiederò più nulla.”
Allora la Madonna del Rosario si accomiatò per l’ultima volta dai suoi tre confidenti; aprì le mani che emisero dei raggi luminosi; mentre si sollevava, la sua luce si proiettò persino sul disco luminoso. La visione era più splendente del sole.
Lucia, senza staccare il suo sguardo dalla radiosa apparizione, gridò alla gente: “Se ne va, se ne va! Guardate il sole!” Lucia non si ricorda di aver detto quelle parole, anche se Francesco, Giacinta e altri le sentirono chiaramente pronunciare dalle sue labbra. Lucia disse successivamente di non aver ricordo di quelle parole. Non si rendeva più conto della presenza della gente: “il mio scopo”, raccontò poi, “era quello di attirare l’attenzione della gente sul sole, ma lo feci senza neanche rendermene conto, fui spinta interiormente a farlo.”
Dopo le parole di Lucia si levò dalla folla un grido di meraviglia e stupore. Fu proprio in quel momento che le nuvole si diradarono e comparve il sole ma – meraviglia! – esso era pallido e opaco come la luna! Alla sinistra del sole emerse San Giuseppe, vestito di bianco, con in braccio il Bambin Gesù. San Giuseppe tracciò per tre volte, nell’aria azzurra, una croce, benedicendo quell’immensa moltitudine inginocchiata nella Cova
fangosa. La Madonna, alla destra del sole, si vedeva tutta: era vestita con un manto azzurro e le vesti bianche della Madonna del Rosario.
Nel frattempo Francesco e Giacinta furono investiti dai meravigliosi raggi del sole e Lucia ebbe il privilegio di vedere Nostro Signore vestito di rosso, nelle vesti del Redentore Divino, mentre inviava la sua benedizione alla gente. Come San Giuseppe, anche Gesù si poteva vedere solo nella parte superiore del corpo, e accanto a Lui Sua Madre santissima nell’aspetto della Madonna Addolorata, vestita di viola ma senza la spada sul petto. Infine, la Madonna apparve ancora a Lucia con le vesti caratteristiche della Madonna del Carmine.
Mentre i fanciulli rimanevano estasiati dinanzi a queste meravigliose visioni celesti, le decine di migliaia di persone assiepate alla Cova da Iria furono sopraffatte dalla magnificenza di altri miracoli che avvennero in cielo. Il sole aveva assunto un colore straordinario. Sentiamo le testimonianze dirette dei fortunati che assistettero personalmente al miracolo. “Riuscivamo a guardare senza difficoltà il sole – ci racconta il padre di Giacinta
– e non accecava. Pareva che si spegnesse e si accendesse un po’ in un modo, un po’ in un altro. Gettava raggi di luce da un lato e dall’altro e colorava ogni cosa di differenti colori, gli alberi e il popolo, la terra e l’aria. Ma la cosa più stupefacente è che il sole non faceva male alla vista. Tutto era quieto e tranquillo.” Un uomo come Ti Marto, che aveva passato tutta la sua vita tra i campi e i pascoli, conosceva bene la forza e soprattutto la pericolosità dei raggi del sole, quindi la sua sorpresa fu ancor più grande: “Tutti tenevano gli occhi
rivolti verso il cielo, quando ad un certo punto il sole si fermò e poi cominciò a danzare
e a saltare: si fermò un’altra volta e un’altra volta cominciò a danzare, fino al punto che sembrò staccarsi dal cielo e venire sopra di noi. Fu un momento terribile.”
Anche Maria della Cappellina fornì a chi scrive la sua testimonianza su questo miracolo così eccezionale: “Assumeva diversi colori: giallo, azzurro, bianco e tremava, tremava tanto che pareva una ruota di fuoco che venisse a cadere sul popolo! Tutti gridavano: ‘Ahi, Gesù! Qui moriamo tutti, tutti! Gesù, qui moriamo tutti!’ Altri urlavano: ‘O Madonna, aiuto!’ e recitavano l’atto di contrizione. Ci fu persino una signora che fece la confessione generale ad alta voce. Infine, il sole si fermò e tutti diedero un gran sospiro di sollievo. ‘Erano ancor vivi ed avevano appena assistito al miracolo preannunciato dai pastorelli’.”
In quel giorno fatidico Nostro Signore, già troppo offeso dai peccati dell’umanità (e in quell’occasione specifica per il rapimento dei fanciulli ad opera delle autorità del luogo) avrebbe potuto facilmente distruggere il mondo. Tuttavia, Dio non era giunto per distruggere, bensì per salvare. Egli salvò il mondo, quel giorno, grazie all’intercessione e alla benedizione di San Giuseppe e all’amore del Cuore Immacolato di Maria per tutti i suoi
figli in terra. Nostro Signore avrebbe fatto cessare la grande Guerra Mondiale e avrebbe concesso la pace al mondo per mezzo di San Giuseppe se – come dichiarò successivamente Giacinta – i fanciulli non fossero stati arrestati e portati a Ourem: “ciò che avete fatto a uno solo dei miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”, aveva detto Gesù nel Vangelo.

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.