A MEDJUGORJE, CHIAMATE DALLA GOSPA

Non vi erano le condizioni per andare dalla Gospa quest’anno, ma in forma privata, con il molecolare negativo, (all’andata), e il rapido negativo al ritorno, siano riuscite a partire: io, Piera, Anna e Raffaella, zaino in spalla e corona del rosario sempre in mano, 4 donne, 4 caratteri diversi, 4 cuori uniti da un grande amore per la Gospa e la preghiera. Figlie di Maria, che nonostante i tanti impedimenti, sono riuscite ad essere presenti al 40esimo anniversario!Erano pochissimi gli italiani, ed abbiamo toccato con mano il sorriso di alcune persone che erano contenti di vederci lì, dopo oltre un anno di attesa: Ukraina, Polonia, Portogallo, Croazia, Cecoslovacchia, Francia, Spagna, e tante altre nazioni, una grande, meravigliosa folla, con cui guardarsi, cantare, sventolare bandiere in onore di Maria. 40 anni, una data importante, che segna un punto maturo, giusto, di non ritorno, una zona di confine in cui le promesse di Dio si realizzano. La Regina della Pace era lì, la sentivamo tutti, e Marija ha confermato la gioia profonda della Madonna, nel vedere i suoi “piccoli figli” chiamati da lei, in un lavoro incessante di amore e conversione, sfidando comunismo e diktat ecclesiastici, guerre etniche e religiose, creando un’oasi di pace meravigliosa, in cui l’Ave Maria risuona in ogni angolo di strada. Da quei monti risuona il suo invito alla Pace, alla Conversione, all’Amore, per un nuovo Regno, quello che invochiamo nel Padre nostro, e per un’epoca in cui ci prepara ad abbracciare Cristo in toto nella nostra vita. La fatica del Krizevac, la pace della Croce Blu, la comunità riunita nel piazzale della Chiesa di San Giacomo…tutto è Gospa, e la Gospa è ovunque: Medjugorje, metafora della vita, dono meraviglioso, con le sue fatiche, i suoi dolori, la ricerca continua di una strada verso il Cielo che ci tenga però ancorati a terra. Medjugorje è tra i Monti, è Maria che corre di corsa a visitare Elisabetta, “tra i monti”, e sta con lei, nel momento giusto, per poi portare infine Gesù: come ci ha donato il Signore la prima volta, col suo Fiat umile e gioioso, torna a richiamarci a Lui, per convertire i cuori devastati da un male che sta ovunque imperversando, ma nello stesso tempo portatrice di una speranza che ci apre l’anima alla certezza granitica, dataci dalla sua resurrezione, che suo Figlio è Vivo, ha Vinto, ed è il male sarà per sempre sconfitto!!

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.