AKITA, SUCCESSIVI AVVENIMENTI

Nostra Signora di Akita

Il 13 ottobre del 1974 Suor Agnese guarì temporaneamente dalla sua sordità, e recuperò definitivamente l’udito nel 1982, giorno di Pentecoste. La mattina del 4 gennaio 1975, secondo le informazioni dettagliate del sito ufficiale del convento, la statua della Vergine lacrimò, e questo avvenne nel corso degli anni per ben 101 volte, fino al 15 settembre del 1981, festa dell’Addolorata. Ogni volta che la statua lacrimava, le suore si riunivano davanti alla statua per recitare il Rosario, dopodiché un sacerdote asciugava le lacrime. Il tessuto con cui venivano assorbite fu inviato ai laboratori scientifici legali dell’università di Akita e l’università di Gifu, e fu ufficialmente attestato che si trattava di “fluidi corporei”. 

 Due furono i miracoli attribuiti a Nostra Signora di Akita; oltre alla guarigione di Suor Agnese dalla sordità, vi fu la guarigione miracolosa della Signora Chan, malata di cancro terminale al cervello,che guarì pregando davanti alla statua della Vergine. Le indagini avviate dal vescovo Ito portarono ad un legame tra il messaggio di Akita e quello di Fatima. Le apparizioni di Fatima avvennero nel 1917: 28 anni dopo ci furono  quelle di Amsterdam, nel 1945, e 28 anni dopo quelle di Akita, nel 1973. 28 anni dopo, nel 2001, San Giovanni Paolo II scrisse “Varcare la soglia della speranza”: ai pastorelli e a suor Agnese furono insegnate delle preghiere, e l’ultima apparizione di Akita avvenne il  13 ottobre, giorno del miracolo del sole a Fatima. Nel 1988  Papa Benedetto XVI, allora prefetto della Congregazione della Dottrina per la fede, dichiarò che la vicenda era attendibile e degna di fede. 

Come a Fatima, la Madonna avverte l’umanità di convertirsi, di abbandonare la strada del male e del peccato, per ritornare a Cristo, altrimenti il mondo pagherà lo stesso male di cui egli stesso è  causa. 

 

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.