Andrò nel luogo del mirabile tabernacolo

Dall` «Omelia ai Neofiti sul salmo 41» di san Girolamo, sacerdote e dottore della Chiesa (CCL 78, 542-544)
Andrò nel luogo del mirabile tabernacolo

«Come la cerva anela ai corsi d`acqua, così l`anima mia anela a te, o Dio» (Sal 41, 2). Dunque come quei cervi anelano ai corsi d`acqua, così anche i nostri cervi che, allontanandosi dall`Egitto e dal mondo, hanno ucciso il faraone nelle loro acque ed hanno sommerso il suo esercito nel battesimo, dopo l`uccisione del diavolo, anelano alle fonti della Chiesa, cioè al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Che il Padre sia sorgente, è scritto nel profeta Geremia: «Hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne screpolate che non tengono l`acqua» (Ger 2, 13). Del Figlio poi leggiamo in un passo: «Hanno abbandonato la fonte della Sapienza» (Bar 3, 12). Infine dello Spirito Santo si dice: «Chi beve dell`acqua, che io gli darò… (questa) diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna» (Gv 4, 14). L`evangelista spiega il passo dicendo che questa parola del Signore si riferisce allo Spirito Santo. I testi citati provano chiarissimamente che il mistero della Trinità è la triplice fonte della Chiesa. A questa fonte anela l`anima del credente, questa fonte brama l`anima del battezzato, dicendo: L`anima mia ha sete di Dio, fonte viva (cfr. Sal 41, 3). Non ha desiderato infatti freddamente di vedere Dio, ma l`ha desiderato con tutta la brama, ne ha avuto una sete ardentissima. Prima di ricevere il battesimo parlavano tra loro e dicevano: «Quando verrò e vedrò il volto di Dio?» (Sal 41, 3). Ecco, si è compiuto quello che domandavano; sono venuti e stanno in piedi dinanzi al volto di Dio e si son presentati davanti all`altare e al mistero del Salvatore. Ammessi a ricevere il Corpo di Cristo e rinati nella sorgente della vita, parlano fiduciosamente e dicono: Mi avanzerò nel luogo del tabernacolo mirabile, fino alla casa di Dio (cfr. Sal 41, 5) volgata). La casa di Dio è la Chiesa, questo è il tabernacolo mirabile, perché in esso si trova «la voce della letizia e della lode e il canto di quanti siedono al convito». Voi che vi siete rivestiti di Cristo e, seguendo la nostra guida, mediante la parola di Dio siete stati tratti come pesciolini all`amo fuori dei gorghi di questo mondo, dite dunque: In noi è mutata la natura delle cose. Infatti i pesci, che sono estratti dal mare, muoiono. Gli apostoli invece ci hanno estratti dal mare di questo mondo e ci hanno pescati perché da morti fossimo vivificati. Finché eravamo nel mondo i nostri occhi guardavano verso il profondo dell`abisso e la nostra vita era immersa nel fango, ma, dopo che siamo stati strappati ai flutti, abbiamo cominciato a vedere il sole, abbiamo cominciato a contemplare la vera luce ed emozionati da una gioia straordinaria, diciamo all`anima nostra: «Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio» (Sal 41, 6).

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.