Oggi la Chiesa festeggia Santa Ester, la Regina che salvò il suo popolo dal massacro progettato dal funzionario di corte Aman. Ester, il cui nome in persiano significa astro, stella, (Sitareh), (mentre la parola ebraica è Hadassah, mirto), è una bellissima fanciulla della tribù di Beniamino, deportata col suo popolo nell’impero persiano, sotto il regno del re Joackim. Rimasta orfana, viene allevata dallo zio Mardocheo e viene presentata alla corte di Re Artaserse, il quale si innamora di lei e la incorona nuova Regina, al posto di Vasti, ripudiata dal Re. La ragazza, su consiglio di suo zio Mardocheo, aveva nascosto la sua origine ebraica: la sua bellezza e la sua grazia incantavano tutti coloro che la conoscevano. Mardocheo cade però in disgrazia presso il funzionario Aman, rifiutandosi di “prostrarsi dinnanzi a lui”, e l’uomo decide di sterminare il popolo ebraico, con un decreto. Mardocheo chiede aiuto alla nipote Ester, la quale, dopo aver a lungo pregato, rivela al Re la sua origine ebraica ed i propositi malvagi di Aman, chiedendo la salvezza della sua gente, e rivelando i piani malvagi dell’uomo. Ester passa dunque alla storia come la Regina che ha salvato il suo popolo: un esempio meraviglioso di forza e coraggio, bellezza e sapienza, narrate da uno dei più bei libri storici dell’Antico Testamento, che termina con l’istituzione della festa ebraica dei Purim, capovolgimento delle sorti, a memoria della salvezza raggiunta.
