E POI ARRIVO’ IL SILENZIO

Vi sono dei momenti nella vita, in cui arriva un’onda anomala che spazza via tutto: silenziosa ma perseverante, ti avvolge, e quando si ritrare puoi vedere con chiarezza i frammenti d’anima lasciati sulla sabbia bagnata. Ecco, la mia onda è stata Maria. Tutto è iniziato con un senso di disagio che percepivo, e che si placava soltanto stando da sola, nel silenzio, possibilmente in chiesa, davanti ad un tabernacolo. Mi dava fastidio tutto: riunioni, canti, organizzazioni, programmi….tutto. Volevo e desideravo soltanto stare in pace, con me stessa, davanti a Dio, facendo placare quei moti interiori così dirompenti, ma così destabilizzanti. Non capivo cosa mi stesse succedendo, tant’è che chiamai una suora di un ordine contemplativo per parlare con lei di quel desiderio di silenzio, così poco in armonia con quello che è il mio temperamento, il mio carattere, la mia esuberanza. La suora, di cui non ricordo il nome, mi ascoltò molto attentamente, e con le opportune domande, capii che il mio era un bisogno di Maria. Avevo bisogno della Madonna, di maternità, di conoscerla meglio, di assaporare quella creatura che avevo sempre messo in un angolo nella mia vita spirituale. Con la scusa delle esagerazioni nel culto mariano, ero diventata una che più o meno sottilmente considerava esagerate le manifestazioni di devozioni popolari, fino a diventare una cattoprotestante: invece, ora, questa presenza sottile ed invitante, mi chiedeva di entrare nella mia vita. Cosa fare? La risposta da parte della suora fu istantanea: recita ogni giorno il Rosario. Mi sembrava assurdo affidare la mia spiritualità, il mio bisogno di Lei ad una preghiera litanica a cui ero poco avvezza, ma piano piano cominciai a recitarlo con costanza, sia pur con un senso iniziale di noia ed insofferenza. Trascorsero mesi e mesi, che utilizzai non solo per pregare e meditare, pur continuando le mie attività parrocchiali, ma per approfondire le apparizioni mariane nel corso della storia dell’umanità, la spiritualità mariana, ala preghiea contemplativa, l’azione di Maria Santissima nella vita dei santi ed una dolorosa ma necessaria revisione di vita, che preparai accuratamente grazie ad una confessione generale. Arrivò poi la chiamata, forte, imperante ed irresistibile, quella che non ti spieghi, la forza trascinante a cui non puoi resistere: era il settembre 2019, ed ero spinta ad entrare nel Santuario Madonna Diluvio delle Grazie che si trova nella mia città, a recitare il Rosario, in particolare ad intercedere per la mia città e la mia patria. Non sapevo perché, ne riuscivo a spiegarmi quell’impulso, ripeto irrefrenabile, ma lo feci, insieme ad un’amica che sentiva questa chiamata. Cominciò così un periodo di forte preghiera: ogni giorno ci recavamo in chiesa, e recitavamo il Rosario con queste intenzioni, senza capire bene perché, ma rispondendo ad una chiamata ben precisa. Nel mese di gennaio poi si cominciò ad avere sentore, attraverso i media, del Covid, ma era una realtà talmente lontana, per noi, ed inavvicinabile, che ci toccava appena. L’urgenza della preghiera era forte, e avevamo risposto all’appello, senza capirci molto. A dicembre, nel periodo di Natale, iniziarono le visioni interiori, molto particolari: vedevo, nella mia mente, me stessa, nella mia camera da letto, in ginocchio , a pregare tutto il giorno, con i miei figli in casa. Ne parlavo con alcuni sacerdoti, ma mi dicevano che era sicuramente un bisogno dettato dalla stanchezza: la mia vita di moglie, madre, e catechista, non poteva permettersi periodi così lunghi chiusa in casa a pregare. Bisognosa in maniera più impellente di silenzio, feci un ritiro tutto “mariano”, in una comunità religiosa, dove un santo sacerdote mi aprì gli occhi,  ed  ancora ricordo le sue parole, nel  febbraio 2020: “Non è una tentazione, quella che tu hai, cioè rifugiarti nella preghiera, per sfuggire alle tue responsabilità. No, non mi sento di dirti questo. E’ una visione molto chiara, che hai ormai da tempo. Io penso sia una proposta da parte di Dio. Presto capirai perché. Invoco ora lo Spirito Santo su di te, perché ti dia chiarezza. Non è chiaro, ma presto capirai.”. Pochi giorni dopo, vi fu l’inizio del lock down, e della dichiarazione di pandemia: chiuse le scuole, (i figli a casa), ogni attività pian piano cessava, ed io mi ritrovai per mesi, con questa corona del Rosario perennemente tra le mani, a pregare, in continuazione, stavolta per il mondo intero. Ora tutto mi era chiaro, ed io avevo risposto sì. ….

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Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.