Il 17 settembre la Chiesa Cattolica ricorda, nel giorno della sua morte, Santa Ildegarda da Bingen, Dottore della Chiesa, guaritrice, veggente, mistica, scienziata, esorcista, musicista, linguista (ha inventato un alfabeto ed una lingua artificiale, la lingua ignota), scrittrice, una delle perle più luminose della spiritualità del Medioevo. Leggiamo e meditiamo sulla natura degli angeli, in una delle sue visioni.
Dio è la luce più chiara che in nessun modo può essere oscurata, essa illumina di splendore le schiere angeliche. Ma che cosa sono veramente gli angeli? Essi rappresentano la più sublime e pura lode di Dio senza la partecipazione e l’opera corporale, mentre l’uomo rappresenta la semplice lode di Dio con la partecipazione e l’opera del corpo. L’uomo con le sue azioni glorifica gli angeli. Dio, all’inizio della Creazione, ha stabilito che la divinità e l’umanità devono essere glorificate da Lui solo. Così ha formato l’uomo donandogli l’anima e il corpo e la vicinanza magnifica degli angeli. La natura degli angeli è molto costante, perciò essi sono perfetti nella lode a Dio; la natura degli uomini invece è molto incostante, perciò l’azione dell’uomo è quasi sempre imperfetta. (Santa Ildegarda, Visioni e rivelazioni divine, Vincenzo Noja, Ancilla Edizioni).
