La Vera Storia di Fatima: la seconda apparizione dell’Angelo

La prima visita dell’Angelo ai tre bambini fu un’esperienza particolarmente forte: ai bambini era stata insegnata una preghiera, ed erano venuti in contatto con una realtà soprannaturale che rimase veramente impressa nel loro cuore. Ad essere precisi, il vero e  primo incontro con l’Angelo era avvenuto, in maniera particolare, qualche tempo prima: Lucia si trovava con altre tre bambine in campagna, e vide una nuvoletta insolita,  avvicinarsi,

“Era una specie di nuvola, più bianca della neve, un po’ trasparente, con forma umana”. (La vera storia di Fatima). Trascorse un anno circa, dopo quella strana apparizione, ed i tre bambini ebbero la prima visita dell’Angelo, di cui abbiamo già  parlato nello scorso post. 

Non ne parlarono a nessuno, era un segreto che li aveva legati ancora di più: erano però bambini e l’entusiasmo, il fervore religioso diminuiva, mentre  quella visione, quel dialogo, quella preghiera, restavano un dolce ricordo.

Ma le apparizioni dell’Angelo non erano finite: siamo in estate, un’estate particolarente torrida, e Lucia racconta cosa accadde, mentre i tre bambini erano nel gregge a pascolare, la mattina presto, proprio per evitare il grande caldo.

“Che fate?” disse all’improvviso l’Angelo, comparendo accanto a loro.

“Pregate! Pregate molto! I cuori di Gesù e di Maria hanno sopra di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all’Altissimo preghiere e sacrifici!”

“Ma come dobbiamo sacrificarci?” chiese Lucia.

“Di tutto quello che potrete, offrite un sacrificio in atto di riparazione dei peccati con cui Lui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirate così sopra la vostra patria la pace. Io sono il suo angelo custode, l’angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione le sofferenze che il Signore vi manderà.”

Solo Lucia e Giacinta furono in grado di ascoltare le parole dell’Angelo, mentre Francesco poteva solo vederlo. Pieno di curiosità su ciò che l’Angelo poteva aver rivelato a Giacinta e Lucia, Francesco chiese a sua sorella:

“Giacinta, dimmi cosa ti ha detto l’Angelo!”

“Te lo dirò domani, Francesco. Non posso parlarne ora.” Giacinta infatti era rimasta quasi sopraffatta da quell’apparizione e non aveva neanche la forza di parlare.

“Queste parole dell’Angelo s’impressero nel nostro cuore come una luce che ci faceva capire chi era Dio, come ci amava e come voleva essere amato; il valore del sacrificio e quanto esso Gli fosse gradito, perché grazie ad esso convertiva i peccatori. Perciò, da quel momento, cominciammo a offrire al Signore tutto ciò che ci mortificava, ma senza darci da fare per cercare altre mortificazioni o penitenze se non quella di restare per lunghe ore prostrati per terra, ripetendo la preghiera che l’Angelo ci aveva insegnato.”

Le visite dell’Angelo non erano finite: la preparazione all’incontro con la Vergine Maria, non era ancora completata…

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.