LA SANTA VERGINE VIENE PROMESSA A GIUSEPPE

Le Vergini lavoravano occupandosi di ricami, adornando e lavando i tappeti, le vesti sacerdotali e gli arredi sacri. All’età di quattordici anni prendevano marito e lasciavano il tempio. I santi genitori, presentando al tempio Maria, l’avevano dedicata al Signore come prescriveva la tradizione delle pie famiglie. I sacerdoti israeliti più elevati spiritualmente attendevano da tale sacrificio l’atteso Messia. Secondo il regolamento del tempio anche per Maria e altre sette compagne giunse il momento di prendere marito. Allora vidi Anna recarsi a Gerusalemme; Gioacchino frattanto non viveva più e lei aveva preso un altro marito su invito di Dio. Vidi la Vergine tristemente commossa quando seppe che doveva lasciare il tempio, la sentii dire ai sacerdoti che era suo desiderio non andar via dal luogo sacro perché voleva dedicarsi interamente al Signore. Ma le fu risposto che era obbligata a sposarsi. Allora Maria si ritirò nella cella e pregò ardentemente. Spossata dall’emozione e dall’orazione, prese un vaso e andò ad attingere acqua da un pozzo; improvvisamente, sebbene non vedesse alcuna apparizione o forma umana, senti una voce che la ammoni e la confortò, esortandola ad abbracciare la volontà di Dio e ad acconsentire all’unione che le sarebbe stata proposta. Non fu ancora la vera Annunciazione perché questa avvenne a Nazareth. Eppure quand’ero giovinetta scambiavo spesso quest’avvenimento con quello dell’Annunciazione. Vidi il sommo sacerdote che, siccome era assai vecchio e non poteva reggersi da sé, veniva portato su una sedia fino al santuario. Mentre il fuoco del sacrificio ardeva, lo vidi leggere in lunghe pergamene appoggiate su un leggio. Improvvisamente cadde in estasi, vidi che l’indice della mano gli era caduto sul passo
in cui il profeta Isaia dice: “Ed uscirà un ramo dalla radice di Jesse, ed un fiore spunterà dalla sua radice”. Quando il sacerdote ritornò in sé lesse quel passo e fu illuminato sul suo significato. Allora fece rivolgere un appello a tutti gli scapoli della tribù di Davide affinché si radunassero al tempio per prendere moglie. All’appello del tempio risposero numerosi uomini di devota fama e di buon nome. Il giorno in cui Maria Santissima doveva essere presentata ai devoti astanti, pianse nella sua cella perché voleva restare vergine. Il sommo sacerdote, seguendo la sua locuzione interiore, porse a ciascuno dei convenuti un ramo, e ordinò loro di segnarci sopra il proprio nome e tenerlo in mano durante la preghiera ed il sacrificio. Poi i rami vennero raccolti e posti sull’altare dinanzi al Santissimo, il religioso allora disse ai giovani pretendenti che la Vergine Maria di Nazareth avrebbe sposato colui il cui ramo avesse sviluppato un germoglio. Mentre il fuoco ardeva e si faceva il sacrificio, tutti erano assorti in preghiera, i ramoscelli giacevano dinanzi al Santo dei Santi. Infine il sacerdote verificò i ramoscelli e, siccome nessuno dei medesimi era fiorito, li restituì a tutti gli scapoli rinviandoli a casa. Fu allora che vidi un giovinetto bellissimo pregare con fervore in uno degli atri del tempio con le braccia rivolte verso l’alto. Rividi questo giovinetto sul Carmelo, presso i figli solitari dei profeti; qui visse nel sacrificio della continua preghiera affinché Dio concedesse all’umanità la salvezza e il compimento della Promessa. Vidi i sacerdoti cercare nei registri per verificare se avessero trascurato qualcuno dei discendenti di Davide, dopo approfondite ricerche trovarono quindi segnati sei fratelli di Betlemme, tra i quali uno si era assentato dal paese da lungo tempo. I prelati videro in questo fratello disperso una chiara indicazione simbolica, e ne ebbero pure un antico ricordo. Lo fecero quindi cercare e lo trovarono in un paesino attraversato da un fiume non lontano da Samaria; Giuseppe lavorava vicino all’acqua. Ossequioso all’esortazione del sommo sacerdote, il pio uomo si pulì e, indossata una nuova veste, si recò al tempio di Gerusalemme. Egli aveva pregato fervorosamente per fare la volontà dell’Angelo, che significava l’adempimento delle antiche promesse messianiche. Sottoposto anch’egli alla prova degli scapoli, quando depose il ramoscello sull’ara questo fiorì. In tal modo Giuseppe fu riconosciuto come lo sposo destinato dal Signore alla Santa Vergine. Il sant’uomo fu così presentato a Maria al cospetto di Anna. La figlia della grazia lo accettò umilmente quale suo sposo, sottomessa al volere divino, liberata nella volontà di Colui al quale si era dedicata con tutta l’anima e il corpo.

da La Vita della Madonna, di Anna Caterina Emmerick

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.