LE APPARIZIONI DI AKITA, prima parte

Ci troviamo in Giappone, ad Akita, cittadina sull’isola di Honshu: la  vicenda ruota intorno a Suor Agnese Sasagawa, della congregazione delle “Serve dell’Eucarestia”, una suora  nata nel 1931, che entrata in convento a 42, donna completamente sorda. Tutto ha inizio il 12 giugno del 1973: suor Agnese, vede apparire dal Tabernacolo una luce meravigliosa, fenomeno che si ripete per altri due giorni. Il 28 giugno, alla vigilia della festa del Sacro Cuore, sul palmo delle mani della suora compaiono ferite a forma di croce, molto doloranti. La suora in seguito viene invitata dal suo angelo custode, che vedrà in un’apparizione,  a pregare per la riparazione ai Sacri Cuori di Gesù e Maria. Il giorno dopo, festa del Sacro Cuore,  suor Agnese vede apparire degli angeli intorno all’altare, che intonano il Trisaghion. Tali eventi di chiara natura soprannaturale precedettero ben tre rivelazioni della Vergine Maria a Suor Agnese, riconosciute dal prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, allora Sua Eminenza Joseph Ratzinger. Non possiamo non legare le apparizioni di Akita,  che avvennero nel 1973, alle tristi vicende che accaddero in Giappone nel 2011, quando l’11 marzo la zona di Fukushima fu colpita da un disastroso terremoto che causò un violento Tsunami e l’incidente nucleare della centrale della città, causando numerose vittime e danni negli anni a venire dovuti all’effetto delle radiazioni. 

La statua di Akita

Una piccola ma importante parentesi, per comprendere meglio alcune parti della vicenda. Nel 1945 erano iniziate le apparizioni di Amsterdam, ad Ida Peerderman (anche se in realtà la veggente afferma di averne già avuta il giorno del miracolo di Fatima, nell’ottobre del 1917).  Anni dopo, un sacerdote tedesco aveva offerto l’immagine della  Signora di tutti i popoli, con la relativa preghiera, al convento delle suore in Giappone: grazie a questa preghiera una suora era guarita, e per ringraziare la Vergine, fece scolpire una statua  in legno, (su modello dell’immaginetta  avuta in dono) da uno scultore giapponese, buddista, Saburo Wakasa. Dalla statua in seguito, vi furono numerose lacrimazioni, a partire dal 4 gennaio 1975 fino al 15 settembre 1981, festa dell’Addolorata (il 1981 è l’anno in cui iniziano le apparizioni a Medjugorje). Dal sito della congregazione  apprendiamo che: “Ogni volta che la statua piangeva, le suore si fermavano per raccogliersi davanti alla statua e recitare il Rosario. Dopo le parole, un prete asciugava le lacrime. I tamponi di cotone utilizzati sono stati successivamente inviati ai laboratori forensi dell’Università di Akita e dell’Università di Gifu per i test e sono stati certificati per essere costituiti da “fluido corporeo”.

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.