STRUMENTI NELLE MANI DI DIO PER UN’OPERA SOPRANNATURALE
Se una persona non avesse mai visto un campo di aviazione né un aereo e si portasse un giorno a vedere un campo di aviazione, penso che per lei sarebbe tutto strano: vedrebbe un troncone di autostrada in mezzo ai campi, senza collegamento con le altre strade e con la presenza di queste automobili alquanto strane e comincerebbe a dire: “Qui sono scesi i marziani!”. E se poi si trovasse all’interno dell’aereo e lo vedesse prendere velocità e vedesse che ormai la pista è finita, rimarrebbe fortemente impressionato.
L’aereo, visto con l’occhio di un automobilista, è una povera automobile; non è proprio l’automobile ideale; una macchina veloce, messa al suo fianco, potrebbe anche passargli davanti, inizialmente, ma, arrivati alla fine della pista, la macchina si deve fermare mentre l’aereo si solleva in volo nell’aria.<
Bisogna che ci convinciamo di questo: noi saremo come Dio ci vuole e realizzeremo il piano che Dio ha su di noi soltanto se ci metteremo a disposizione di Dio per essere strumenti nelle sue mani per un’opera soprannaturale, l’opera della grazia.
(M247, 1-2 del 26 novembre 1968)