Trasformati da Maria: lasciare andare il passato (4)

Ci sono numerosi pesi, che ci portiamo sulle spalle, e ci impediscono di camminare con serenità: sono quei fardelli che la vita ci ha consegnato, da cui abbiamo sicuramente appreso una lezione, ma che facciamo fatica a lasciare andare. Tutte le lacrime che abbiamo pianto, tutti i dolori che abbiamo vissuto, tutte le delusioni che abbiamo avuto, sono dei mattoncini che servono a lastricare il nostro percorso di vita, e che noi, invece, abbiamo sistemato come un muro che ci impedisce di guardare oltre. Capisci la differenza? Invece di divenire un percorso che calpestiamo, perché ci serva da Via, diventa un ostacolo per la nostra realizzazione personale. Ma….i miei genitori…mio marito…i parenti….il male…la morte…come faccio? Infatti, da solo non ce la fai. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci prenda per mano, che faccia riscoprire quella forza che abbiamo, ma che è schiacciata dal dolore e dal rancore. E questo qualcuno deve aver già sofferto, per poter capire e portare le nostre sofferenze, deve sapere cosa significa tradimento, dolore, angoscia…per poter accettare e trasformare. Maria può dire: Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”, perché lei glielo ha permesso di fare. Ce n’erano motivi per dubitare e restare delusi: un Annuncio scioccante, a dir poco…una gravidanza soprannaturale, una fuga in Egitto, la paura per questo Figlio, una morte assurda. Lei sempre lì, pronta ad accogliere, ad accettare, nel suo Grembo Ostensorio, Culla per l’Umanità. Perfino sotto la Croce le è stato chiesto di diventare Madre della Chiesa, accanto a Giovanni che si sarebbe preso cura di Lei. La Consacrazione Mariana rende sacro, prezioso, separato dalla nulllità, ogni nostro piccolo fardello, proprio perché è colorato di Luce. Laddove noi ci teniamo ancorati alle nostre paure, ai nostri ricordi dolorosi, Lei è lì, pronta ad accogliere quel nostro sasso: lo prende tra le mani, ce lo fa guardare un’ultima volta, con amore, e poi lo posa a terra, accarezzandolo, rendendolo nuova pietra per il cammino, non peso ingombrante e castrante che ci curva la schiena.

Non posso negare che sia un percorso difficile di guarigione: ero restia a consegnarle i miei sassi. Se analizzavo una mia conversazione, mi rendevo conto che la maggior parte dei miei discorsi era infarcita di…”No, perché quella volta…quello mi ha detto….quanto ci sono rimasta male…non posso dimenticare quando ho visto…detto…sentito…”. Non è stata una bacchetta magica, a farmi acquisire questa consapevolezza. E’ stata la presenza affettuosa della Madre, a farmi comprendere quanto la maggior parte dei miei discorsi e ricordi erano muri che stavo rendendo invalicabili, e che mi impedivano di vedere l’orizzonte. Non si può ammirare uno splendido panorama, tenendo le imposte chiuse. Maria, col mio permesso, me le ha aperte. C’erano volti e storie, davanti a me: Maria non ti fa ignorare il passato, te lo fa guardare in faccia, per poi consegnarlo al Figlio sulla Croce, che lo guarirà col suo Sangue, perché il Suo sangue è proprio il segno che c’è qualcuno che ti ama da MORIRE. Davanti a quella persiana spalancata, ho rivisto volti, ascoltato voci, osservato pensieri ed azioni, parole ed omissioni, che mi avevano ferito, e li ho amati. Ho amato le persone che me le avevano inflitte, perché ho visto in loro una grande mancanza d’amore che spingeva a ferire alla cieca, senza pesare bene le conseguenze delle proprie azioni, e mi sono potuta render conto di quante volte anche io ho fatto altrettanto. Questa è la guarigione che propone lei: guarire la tua ferita, ma aiutare a posare il coltello, affinché neanche tu lo faccia mai più. Ave Maria!

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Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.