Trasformati da Maria: tutto diventa preghiera (3)

La scoperta del peccato, ovvero il renderci conto delle brutture e delle ferite che il male causa, è un primo passo doloroso verso una nuova consapevolezza: che il mondo, la società, noi per primi, abbiamo bisogno di guarigione. Tutte le scuse autocompiacenti crollano, tutti gli alibi che ci eravamo forniti per fingere che andava tutto bene, si sciolgono come neve davanti alla luce di Maria, che rivela ogni cosa, per il nostro bene. La persona consacrata a Maria quindi, sa riconoscere, per sua grazia, il peccato. Comincia a vedere il male laddove vedeva il bene, e viceversa, ci fa scoprire un fiore nella situazione più peccaminosa. Bene, e poi? E poi, si guarda tutto con occhi nuovi. Avviene che tutto diventa preghiera, ogni fatto, ogni avvenimento, ogni persona, ogni sgarbatezza nei nostri confronti, ogni ostacolo, diventa preghiera.. Tutto ciò che incontro nella mia strada, specialmente le cose che mi danno più fastidio, le metto nelle sue mani. Le offro tutto, tutto. E’ veramente uno stare nel mondo, senza farne parte. Ho sempre avuto una sorta di religiosità mistica, ho sempre pregato perfino per trovare parcheggio. Ma la consacrazione mariana ha approfondito ulteriormente questo mio legame col divino, facendolo diventare una continua offerta: Maria mi ha fatto capire che tutto ha bisogno della Luce divina, tutto ha bisogno di preghiera, cioè di essere permeato dall’amore. di Dio. E’ un passo soprannaturale, che non sarei mai riuscita a compiere da sola: per la mia impazienza, sicuramente per la mia arroganza, per la mia presunzione di capire tutto e tutti. Sbagliavo. E l’ho capito quando, affidando tutto a Maria, vedevo e vero tuttora dipanarsi situazioni ingarbugliate con i i tempi di Dio, le modalità di Dio, non certo le mie. Allora Maria ti cambia la vita: la vicina che ti racconta del marito disoccupato, non è una persona invadente che ti ferma e ti fa perdere tempo, ma diventa la tua prossima intercessione, la brutta notizia al telegiornale, la malattia, la delusione, diventano i nostri piccoli grandi trattati di teologia quotidiana. Questo è il nostro altare, con Maria: la vita quotidiana. Sopra ci mettiamo tutto, perfino la spesa, perfino cosa cucinare oggi. Con Lei, con il Figlio, ogni gesto diventa offerta, a volte sofferta, non lo nego, ma offerta coraggiosa, che non ci fa sentire mai soli.

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Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.