LE APPARIZIONI A SUOR LUCIA

Nel 1918 la famiglia Marto fu colpita dall’influenza spagnola: il piccolo Francesco, come aveva annunciato la Vergine, morì per primo, il 4 aprile del 1919, all’età di 11 anni. La piccola Giacinta, malata, fu trasportata all’Ospedale di Ourem dove rimase per due mesi, per curare una ferita purulenta che si era infettata, ma non vi fu nessun sollievo, e venne rimandata a casa in condizioni pietose. In seguito la bambina fu trasferita a Lisbona, dove morì in ospedale il 20 febbraio 1920. Lucia, in accordo con il vescovo, decise di andare in collegio, dove non avrebbe dovuto parlare a nessuno delle apparizioni: ricevette un nuovo nome, Maria dos Dores. Quando finì il percorso di studi, fu ammessa nell’ordine delle suore Dorotee. Anche in convento Lucia ebbe delle apparizioni della Madonna:

Il 10 dicembre 1925 la Madonna e il Bambin Gesù
apparvero a Lucia mentre quest’ultima si trovava nella sua stanza, in convento. Il Bambin Gesù era a fianco della Madonnna, sorretto da una nube luminosa. La Beata Vergine posò una mano sulla spalla di Lucia e le mostrò al tempo stesso un cuore circondato di spine che teneva nell’altra mano. Il Bambin Gesù parlò per primo, e disse a Lucia: “Abbi compassione del Cuore della tua Santissima Madre circondato di spine che gli uomini ingrati Le conficcano ogni momento, senza che vi sia nessuno che compia un atto di riparazione per toglierle’.”
In seguito la Santissima Vergine le disse: “Vedi, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati mi conficcano ogni momento con le loro bestemmie e le loro ingratitudini. Tu, almeno, cerca di consolarmi e dì che a tutti coloro che, durante cinque mesi, il primo sabato, si confesseranno e riceveranno la Santa Comunione, reciteranno un rosario e mi terranno compagnia per quindici minuti, meditando sui quindici misteri del Rosario, in spirito di riparazione, io prometto di assisterli nell’ora della loro morte con tutte le grazie necessarie per la salvezza della loro anima’.”

Lucia fu colpita moltissimo dalla visione del cuore sanguinante di Maria. Informò il suo confessore e la sua madre superiora dell’apparizione, ma questi non si sentirono in grado di poter diffondere una tale devozione.

Nostro Signore, ovviamente, era a conoscenza di queste difficoltà, e verso l’autunno
del 1925 Suor Lucia ebbe uno strano incontro con un bambino. Ecco cosa accadde, secondo
la testimonianza di Lucia:
“Avevo incontrato un bimbo al quale avevo chiesto se conoscesse l’Ave Maria. Egli aveva detto di sì, e gli avevo detto di recitare la preghiera per me, per poterla ascoltare. Ma dato che non voleva dirla da solo, la recitai tre volte assieme a lui. Dopo le tre Ave Maria gli chiesi di recitarla da solo. Dato che rimaneva in silenzio e non sembrava capace di dirla da solo, gli chiesi se conoscesse la Chiesa di Santa Maria, e mi rispose di sì. Allora
gli dissi di andare li tutti i giorni e di pregare così: “O Mia Madre Celeste, dammi il tuo Bambin Gesù!”. Gli insegnai quella preghiera e me ne andai.” Lucia racconta che quel bimbo tornò qualche mese più tardi:
“Il 15 febbraio poi, mentre tornavo come al solito [dopo aver svuotato il secchio fuori del giardino], vidi un bimbo che mi sembrava lo stesso (della volta prima), e gli dissi: “Hai chiesto alla Nostra Madre del Cielo del
Bambin Gesù?” Il bimbo si voltò verso di me e mi disse: ‘E tu hai rivelato al mondo ciò che la Madre Celeste ti ha chiesto?’ e dicendo questo, si trasformò in un Bimbo splendente. “Riconoscendo in lui Nostro Signore Gesù, Gli dissi: “‘O Gesù Mio! Sapete molto bene ciò che mi ha detto il mio confessore nella lettera che Vi ho letto. Egli ha detto che questa visione deve essere ripetuta, che vi dovevano sussistere dei fatti per potervi credere, e che la Madre Superiora da sola non avrebbe potuto diffondere questa devozione.’
“‘E vero che la tua Madre Superiora da sola non può fare nulla, ma con la mia grazia Ella può tutto. È sufficiente che il tuo confessore ti dia il permesso e che la tua Superiora lo annunci affinché venga creduto dalla gente, anche se non sa a chi è stato rivelato.’ “‘Ma il mio confessore mi ha detto nella sua lettera che questa devozione
esiste già, nel mondo, perché molte anime Vi ricevono ogni sabato del mese in onore della Madonna, e recitano i quindici miseri del Rosario.’ “‘È vero, figlia Mia, che molte anime iniziano (la pratica dei quindici sabati) ma poche perseverano fino alla fine, ma coloro che perseverano riceveranno le grazie promesse. Le persone che praticano con fervore la devozione dei Primi Cinque Sabati e compiono riparazione al Cuore della vostra Madre Celeste, Mi fanno più piacere di coloro che ne recitano quindici, ma che sono freddi e distaccati.’ “‘Mio Gesù! Molte persone trovano difficile confessarsi il sabato. Permetterete che sia valida una confessione entro otto giorni?’ “‘Sì, può essere fatta anche molti giorni prima, purché, quando Mi ricevono, siano in uno stato di grazia e abbiano l’intenzione di portare sollievo alle sofferenze del Cuore Immacolato di Maria.’ “‘Mio Gesù! E coloro che si dimenticano di formulare questa intenzione?’ “‘Potranno formularla nella confessione seguente, servendosi della prima occasione che avranno di confessarsi.’ “Subito dopo, Egli scomparve, e nulla più mi fu rivelato circa i desideri del Cielo, fino ad oggi.”

Successivamente, quando Lucia si trovava presso il convento di Tuy, in Spagna, il suo confessore Padre Jose Bernardo Gonçalves le scrisse, chiedendole di spiegare i motivi della devozione dei Primi sabati. Perché non nove, o quindici, visto che queste devozioni già esistevano? Dopo aver pregato il Signore dinanzi al Santissimo Sacramento, un giovedì sera, Lucia rispose al suo confessore con la seguente lettera:
“Mentre ero nella cappella assieme a Nostro Signore, durante la notte tra il 29 ed il 30 maggio 1930, chiesi al buon Dio di illuminarmi in merito alle vostre domande; mi trovai all’improvviso intimamente posseduta dalla
Presenza Divina e, se non sono in errore, questo è ciò che mi fu rivelato: “‘Figlia mia, il motivo (di questa devozione dei Primi sabati) è semplice. Ci sono cinque forme di offese e bestemmie contro il Cuore
Immacolato di Maria:

  1. Le bestemmie contro l’Immacolata Concezione.
  2. Le bestemmie contro la sua Verginità perpetua.
  3. Le bestemmie contro la maternità divina e col rifiuto di riconoscer La
    come Madre degli uomini.
  4. Le bestemmie di coloro che pubblicamente cercano di inculcare nel cuore dei
    bambini l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio nei confronti di
    questa Madre Immacolata.
  5. Le offese di coloro che la oltraggiano direttamente nelle sue sacre immagini.
    “Ecco, figlia mia, la ragione per cui il Cuore Immacolato di Maria Mi ha ispirato a chiederti questo piccolo atto di riparazione… ed in considerazione di esso, per muovere la Mia misericordia e perdonare le anime che hanno avuto la sventura di offenderLa. In quanto a te, cerca incessantemente di muovermi a compassione,
    con le tue preghiere ed i tuoi sacrifici, verso queste povere anime’.” (La Vera storia d FAtima, Giovanni de Marchi, I.C.M.)

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.