Il 27 dicembre la Chiesa ricorda San Giovanni apostolo, ed Evangelista, il “discepolo che Gesù amava”, fratello di Giacomo il maggiore, entrambi soprannominati da Gesù “Figli del tuono”. Autore del quarto vangelo, non sinottico, delle tre lettere e dell’Apocalisse, a lui fu affidata la Vergine, sotto la croce, prefigurazione della Chiesa che accoglie Maria come Madre dell’umanità. Giovanni non subì il martirio come gli altri apostoli, ma sotto Domiziano fu inviato nell’isola di Patmos fino alla morte dell’imperatore. A Patmos, alla fine del ‘900, vennero effettuate delle ricerche archeologiche seguendo le visioni della Beata Anna Caterina Emmerick: tali scavi portarono alla luce la casa dove l’apostolo e la Vergine sarebbero vissuti. In seguito l’apostolo tornò all’isola di Efeso, dove aveva precedentemente fondato una comunità, e vi rimase fino alla morte, avvenuta verso il 104 d.C.