MONSTRA TE ESSE MATREM – Mostra che tu sei Madre

La glorificazione di Maria, quale brilla di luce soave nelle celebrazioni di questo mese, non è che il richiamo della sua missione, di tutto il disegno che Dio ebbe su di lei.

Missione di misericordia e di salvezza, che si incentra nell’altissimo privilegio della maternità divina; disegno di perdono di riconciliazione, poiché il Padre Celeste, inviando il Figlio suo per la Redenzione del mondo, scelse Maria come prima collaboratrice della sua volontà salvifica. In lei il cielo si unisce alla terra; e per mezzo suo è offerto all’umanità il Divin Salvatore.

Quali armonie di pietà e di commozione suscita il canto della Salve Regina, antifona tra le più antiche e care, che celebra nel confidente sospiro questa materna missione di Maria! Dall’avviarsi della preghiera: Salve, o Regina, Madre di misericordia, al suo svolgersi è tutto il poema della umanità sconvolta dal peccato, soggetta al pianto, al dolore e alla morte, che, nonostante tutto, guarda a Lei, vita, dolcezza, speranza nostra, e l’invoca nel supremo anelito, che è palpito di fede invitta e luminosa: et Iesum, benedictum fructum ventris tui no bis post hoc exilium ostende: mostraci Gesù, il frutto benedetto del tuo seno, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Tutto converge a Gesù: la storia dei secoli e le vicende dei cuori; tutto deve portare a Gesù. L’intercessione di Maria per il Concilio rivela al mondo più splendido il volto del Redentore, lo rivela a chi lo conosce solo imperfettamente, e a chi non lo conosce ancora. È questa la missione della Vergine Madre, di recare al mondo la luce, come canta Sant’Efrem Siro, con voce di ispirato poeta:

« Nel suo grembo dimora il Fuoco, – sul suo petto un prodigio grande! » (Inno IV, 3).

E lasciateCi fare una ulteriore considerazione, diletti figli. È l’ideale missionario che si impone, ancora una volta e muovendosi dal Cenacolo percorre le ampie vie del mondo. Ed è sempre Maria a mostrare Gesù, come a Betlem, attirando le anime a Lui. Per questo continueremo a pregarla perchè Essa avvalori le preghiere del Successore di Pietro e dei Vescovi, e di tutto il popolo cristiano, perseverantes unanimiter in oratione cum… Maria Matre Iesu (Act. I, 14). Così si rinnoverà il prodigio come di una novella Pentecoste.

GIOVANNI XXIII UDIENZA GENERALE Basilica di San Pietro Mercoledì, 1° maggio 1963 

 

Pubblicato da Anna

Da sempre impegnata nella pastorale, catechista, mamma e studiosa di teologia spirituale e di cultura cattolica, la Vergine Maria mi ha insegnato ad amare il silenzio, la preghiera, ed a conoscere meglio suo Figlio Gesù. Consacrandomi a Lei, mi sono incamminata sulla strada che porta al suo Cuore Immacolato: nella fede cattolica, la ferma certezza che le porte degli Inferi non prevarranno contro la Santa Chiesa.