“Quando ella compí dodici* anni, i sacerdoti tennero consiglio e dissero: – Ecco che Maria è giunta all’età di dodici anni nel Tempio del Signore: che faremo ora di lei, perché non abbia a contaminare il Tempio del Signore? – E dissero al sommo sacerdote: – Tu che sei preposto all’altare del Signore, entra e prega per lei, e ciò che il Signore ti indicherà, lo faremo.
Allora il sommo sacerdote, indossato il mantello dai dodici sonagli, entrò nel Santo dei Santi e pregò per Maria. Ed ecco apparve un angelo del Signore che gli disse: – Zaccaria, Zaccaria, esci e chiama a raccolta i vedovi del popolo; ciascuno di essi porti un bastone, e di colui al quale il Signore darà indicazione con un segno miracoloso, essa sarà la sposa –. Uscirono pertanto i banditori per tutta la regione della Giudea, e risuonò la tromba del Signore e accorsero tutti.
Anche Giuseppe*, gettata l’ascia, uscí per unirsi agli altri; e riunitisi si recarono al cospetto del sommo sacerdote, portando i bastoni. Costui, presi i bastoni di tutti, entrò nel santuario e pregò. Poi, terminata la preghiera, raccolse di nuovo i bastoni, uscí fuori e li restituí loro: ma non apparve su di essi alcun segno. Ma l’ultimo bastone lo prese Giuseppe, ed ecco una colomba uscí dal bastone e volò sul capo di Giuseppe. Allora il sacerdote disse a Giuseppe: – Tu sei stato prescelto a ricevere la vergine del Signore in tua custodia!
2. Giuseppe si schermí, dicendo: – Ho già figli, e sono vecchio, mentre essa è una fanciulla! Che io non abbia a diventare oggetto di scherno per i figli di Israele! – Ma lo ammoní il sacerdote: – Temi il Signore Dio tuo, e ricorda che cosa ha fatto Iddio a Datan, ad Abiran e a Core: come si è spalancata la terra ed essi sono stati inghiottiti, a causa della loro ribellione. Temi, dunque, ο Giuseppe, che ora non debba accadere lo stesso alla tua famiglia!
Il racconto narra poi dell’annunciazione dell’Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria; Giuseppe, allontanatosi per lavoro, trova Maria incinta:
Giunse per lei il sesto mese, ed ecco tornò Giuseppe dalle sue costruzioni, ed entrato in casa sua, la trovò incinta. Allora si picchiò il viso e si gettò a terra, sulla stuoia*, e pianse amaramente, dicendo: – Con che faccia guarderò io il Signore mio Dio? E che preghiera potrò io fare* per questa fanciulla? Che io l’ho ricevuta vergine dal Tempio del Signore Iddio, e non l’ho custodita. Chi mi ha teso questa insidia? Chi ha commesso questa infamia nella mia casa e ha sedotto questa vergine? Che si sia ripetuta per me la storia di Adamo? Infatti, come nel momento in cui egli stava pregando venne il serpente e trovò Èva sola e la sedusse, cosí è accaduto anche a me.
Poi Giuseppe si levò dalla stuoia, chiamò Maria e le disse: – Ο prediletta da Dio, perché hai fatto questo? Ti sei dimenticata del Signore Dio tuo? Perché hai avvilito la tua anima, tu che sei stata allevata nel Santo dei Santi e che ricevevi il cibo dalla mano di un angelo?
Ma ella pianse amaramente, dicendo: – Sono pura io, e non conosco uomo!
– Di dove viene allora, – domandò Giuseppe, – quello che è nel tuo ventre?
– Come è vero che vive il Signore mio Dio, – rispose Maria, – non so di dove venga questo che è in me.
Giuseppe fu preso da grande preoccupazione e si allontanò da lei per meditare che cosa dovesse fare di lei. «Se io nasconderò il suo fallo, – si diceva Giuseppe, – mi trovo in contrasto con la legge del Signore, e se la denuncerò ai figli d’Israele, temo che non provenga davvero da un angelo quello che è in lei, ed allora mi troverò ad aver sottoposto un sangue innocente a un giudizio di morte. Che farò dunque di lei? La manderò via da me nascostamente». Intanto lo sorprese la notte.
Ed ecco un angelo del Signore gli appare in sogno e gli dice: – Non temere per questa fanciulla, perché quello che è in lei è opera dello Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu gli metterai nome Gesú, poiché egli salverà il suo popolo dai loro peccati
E Giuseppe si destò dal sonno e ringraziò il Dio d’Israele che gli aveva largito questa grazia, e continuò a custodire Maria (continua…)